Stanotte inizia il canto dei mari,

sulla collina con fiume bollente,

spostando le pietre della via di mezzo,

riprende la forza dai piccoli cristalli.

 

Svela l’antico dono occulto,

nelle scritture sotterrate dai fanghi,

da anni e secoli trascinati nella riva,

dall’acqua del fiume essendo lavati.

 

Ritorna nei piani alla vita di prima,

nel ciclo millenario s’innamora,

con raggi colorati s’incanta si abbina,

la dea più saggia e bella di allora.

 

Con gli occhi aperti sotto le stelle,

la gente sorpresa é appena rinata,

dalla purezza di una sorgente,

guidata dall’anima di una fata.

 

Essendo attirati dal soffio sereno,

la mente saggia porta ai fatti,

cambiando la chiave, spostando montagne,

mettendo i mattoni dei nuovi atti.

 

E’ lei alla guida dietro le quinte,,

eterna guardia del vecchio tempo,

resterà per sempre davanti alle ombre,

la donna del mondo nell’umile canto.

 

Finge di essere una terrestre,

facendo la vita di tutti quanti noi,

segue la via di mezzo celeste,

la sorgente dell’anima portarla avanti.

 

Lei vede nei luoghi lontani nel tempo,

avvicina cuori e chiudi i cicli,

guarisce la mente, cancella ferite,

porta la tregua dai mondi divini.

 

È sola nel suo profondo silenzio,

nel vecchio cammino con fatti reali,

essendo pure in mezzo alla gente,

sciogliendo le dure pietre millenari.

 

Raccoglie l’essenza di ogni abbraccio,

tramanda il pensiero liscio e bianco,

colori miscelati con suoni e raggi,

rivela la sua voce nel canto.